La nostra Storia


La storia di Villa Antucci inizia più di 30 anni fa...una Storia fatta di Passione, Famiglia e Contatto con la Natura


Silvia e Dog

Il bellissimo giardino fiorito

La villa vista dal giardino

Vita genuina, aria di campagna, contatto con gli animali. Ecco che cosa hanno sempre sognato Antonio e Carla per la loro bambina, Silvia, e fin dalla sua nascita ha realizzato questo sogno creando un piccolo villaggio sulle colline versiliesi, un’oasi di pace immersa nella natura che si affaccia su uno straordinario panorama da cui si può ammirare la bellissima costa tirrenica.


Silvia è cresciuta lì, tra capre tibetane, papere, conigli, galline, piccioni, vasche piene di pesci, un simpatico merlo indiano di nome Nerone a cui aveva insegnato a parlare e i suoi pastori tedeschi: Dog, Lula, Wolf, Dago e Argo, seguiti dal barboncino Bruto. E quando la mamma Carla la chiamava senza trovarla, lei era a giocare nei campi vicino a casa insieme ai suoi animali.


Sulla tavola della famiglia Martucci non mancavano mai i prodotti dell’orto: tante verdure fresche appena colte, a seconda della stagione. Nel boschetto dietro il garage gli alberi da frutto coloravano l’intera collina e Silvia si divertiva a cogliere qualche arancio o qualche mela, mentre il papà Antonio produceva la grappa con tutti quegli strani attrezzi. Dalla grande terrazza del secondo piano, Silvia osservava spesso lo straordinario panorama della Versilia, che raggiungeva in pochi minuti in macchina con la mamma per andare al mare.


Oggi Silvia ha 30 anni ed un bimbo di 4. Ricordando la sua infanzia felice ancora le vengono gli occhi lucidi, soprattutto da quando Antonio non c’è più e quell’oasi immersa nel verde stava rischiando di appassirsi, disabitata. Il suo sogno è quello di darle una nuova vita, riportandola allo splendore di un tempo. Ecco perché, insieme a mamma Carla, ha deciso di curare con amore ogni dettaglio della sua casa e del grande giardino circostante ed aprirla a tutti i visitatori che vorranno soggiornarvi.

Nel 2016 nasce “Villa Antucci”, proprio come amava firmarsi il padre di Silvia, Antonio Martucci, in onore a lui e al suo sogno di una vita genuina.